Approvato il nuovo Piano Energetico, Marcato: “8,7 mld di investimenti per un Veneto ‘di classe A’”

19/03/2025 “Guardo al Veneto del 2050 e vedo una terra che consumerà meno energia e che la produrrà in modo sostenibile. Vedo un Veneto ‘di classe A’ in cui la transizione energetica si farà attraverso la sostenibilità anche economica, assieme a quella ambientale e sociale. Vedo un Veneto che fa proprie quattro sfide fondamentali: l’incremento delle fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni inquinanti, il miglioramento dell’efficienza energetica, l’introduzione dell’idrogeno verde. Un Veneto che in questo modo coprirà il 43% dei consumi elettrici al 2030 con le fonti rinnovabili. Obiettivi ambiziosi e sfidanti, ma possibili grazie al Nuovo Piano Energetico regionale (NPER), che cuba un investimento complessivo di oltre 8,7 miliardi di euro di risorse pubbliche che secondo stime CGIA determineranno un impatto economico (valore di produzione) di oltre 19.7 miliardi e l’attivazione di oltre 107.000 addetti”.

Questo è il commento dell’assessore all’Energia e allo Sviluppo economico Roberto Marcato dopo l’approvazione odierna in Consiglio regionale del Nuovo Piano Energetico regionale, il documento di programmazione strategica per le politiche energetiche al 2030, frutto di un lavoro di oltre due anni tra confronti con Enti locali, parti economiche e sociali, associazioni di categoria, università. 

Il Piano, durante le consultazioni pubbliche, ha ricevuto 95 osservazioni di cui l’84% valutate favorevolmente; inoltre sono stati discussi in aula oltre 100 emendamenti. “Un lavoro – commenta Marcato – che ha visto impegnate quattro Aree organizzative regionali, oltre 10 Direzioni, l’Arpav, il Comitato Tecnico Strategico presso Veneto Sviluppo coadiuvato dal Centro Studi LEVI CASES, RSE del gruppo GSE ed ENEA e che traghetterà la nostra Regione verso una nuova energia, sempre più vicina, sempre più pulita”.

“Il Veneto – aggiunge l’assessore – ha ampiamente superato già ora il livello di crescita delle rinnovabili previsto nel Piano Energetico precedente, ed oggi punta a nuovi traguardi: la riduzione della dipendenza energetica del Veneto dal 50% attuale di energia importata a circa il 34% del 2030; la riduzione dei consumi energetici di 1,13 Mtep, pari al 10% dei consumi veneti nel 2019; la riduzione delle emissioni di CO2 per quasi 15 milioni di tonnellate pari a circa 148 milioni di nuovi alberi piantati, e riduzione di CO2 nei settori trasporti, civile, agricoltura, rifiuti e piccola industria pari a circa 3.5 milioni di tonnellate, equivalenti a un bosco esteso quanto la provincia di Belluno”. 

“In questo, e lo dico con orgoglio, il Veneto non parte certo da zero. Siamo secondi in Italia per numero di impianti fotovoltaici in esercizio, 228.013; terzi per potenza fotovoltaica installata (3.168 MW); sull’idroelettrico siamo quinti per potenza efficiente lorda con 1.201 MW e quarti per produzione con 3.608 GWh; terzi per produzione di energia elettrica con 1.728 GWh; secondi per produzione di energia da fonte geotermica con 32,7 ktep; terzi nell’energia trasferita da pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento con 385 ktep” (dati GSE al 31 dicembre 2023).

Secondo l’assessore Marcato, il sistema energetico futuro del Veneto fa leva su tre principali strategie attuative: l’aumento sostenibile delle rinnovabili, la diversificazione delle fonti e il contenimento dei consumi: “Abbiamo previsto oltre 100 azioni di Piano – conclude Marcato -, tra le quali il potenziamento delle infrastrutture energetiche, il trasporto green, interventi nell’ambito dell’efficientamento energetico, il sostegno a ricerca e innovazione nel campo della transizione energetica, l’incentivo alle Comunità energetiche rinnovabili, la creazione di una filiera veneta dell’idrogeno. Ma il Veneto non è solo un territorio che produrrà energia verde, è anche una terra da proteggere, per quello ribadiamo il nostro no alle trivelle. Per questo grande risultato sento doveroso ringraziare il Presidente Zaia e i colleghi di Giunta, il Presidente e tutti i commissari della Terza Commissione, tutti i colleghi consiglieri per il grande spirito di collaborazione e le strutture regionali per il grande lavoro di questi mesi”.